A differenza della versione maschile a quattro nel bar, noi cinque riusciamo ad incontrarci sempre, nonostante i nostri guai. Ci riesce in posti diversi e anche in quelli più sperduti, che crediamo possano essere degna cornice di questa meravigliosa amicizia.
Insalata di coniglio, rape e zucchine |
L’ultima volta ci siamo inoltrate nelle campagne del Savio. Superato un ponticello di ferro, imbocchiamo una strada sterrata. Quando pensiamo di esserci irrimediabilmente perse e vogliamo gettare il nostro navigatore dal finestrino, avvolto nella nebbia improvvisamente si staglia il profilo di Cà Mì.
Capitiamo in un cortile dove il senso di spaesamento si dissolve subito nel tepore del braciere esterno e nelle luci calde degli interni a vista di ristorante e cucina.
Calamari farciti al farro |
Il locale è pieno nonostante la location isolata (i ristoratori sono abituati ad accompagnare telefonicamente gli ospiti fino all'arrivo).
Quaglia ai semi di papavero e spinacini freschi |
I singoli ingredienti vengono valorizzati dalla precisione delle preparazioni e delle cotture, dall’essenzialità degli abbinamenti e degli impiattamenti e dall’uso sapiente di verdure, erbe e spezie dell’orto.
Piccione e zucca |
Il cardo fritto offerto agli ospiti completa l'atto generoso di accoglienza.
Nel menù di carne, scegliamo l'insalata di coniglio colorata con zucchine e rapa, la quaglia cotta divinamente ed esaltata da semi di papavero e freschi spinacini, i gnocchetti con verdurine e ragù di coniglio e come portata principale il piccione su letto di zucca.
Spiedino di pesce |
Per i dolci, se in estate il nostro preferito è il millefoglie alla crema chantilly e fragole, ora che si avvicina l’inverno abbiamo apprezzato molto il tortino al cioccolato speziato, dadolata di pere e gelato allo zenzero con caramello. Il gioco delle consistenze e l'effetto freddo-caldo delle temperature e delle spezie riattivano la circolazione del palato e lo appagano.
Usciti da Cà Mì il mondo ti piace così com'è. Magari, solo qualche ritocco qua e là, come un viaggetto per la Befana a Londra, dove probabilmente ci verrà più facile parlare di come "cambiare il mondo, ... di speranze e possibilità".
Vincenzo Cammerucci, nella sua vita ha sperimentato diverse formule. Lo conosciamo per la stella Michelin ottenuta nel 2001 con l’elegante Lido Lido di Cesenatico, che aprì nel 1996. Anni prima qualcuno l’ha incrociato anche in altri lidi, come La Grotta di Brisighella o al Des Alpes di Madonna di Campiglio. Cammerucci apre Cà Mì nel 2011 e cambia totalmente concept di ristorazione, puntando sull'idea di una cucina sana, libera dalle mode e in sintonia con i ritmi della natura.
Cà Mì
Via Argine Sinistro, 84 - Savio di Ravenna (RA)
Tel. 0544 949250.
Prezzo: abbiamo speso 40 Euro circa a testa
Tipologia: agriturismo moderno
Cucina: sana e sostenibile
Ambiente: creativo, moderno, accogliente
Fotografie: Gioia Giovannella
Autore post: Fulvia B.
Se ti piace l'idea di raccontare le tue storie di viaggio ed eno-gastronimiche alla Foolive e vuoi proporti come autore Foolive contatta:
fulvia.bertaccini@gmail.com
Skype: fulviabertaccini
Stay Foolive !
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