Code da Angelina come al Louvre per un 9 settembre di pioggia scrosciante a Parigi.
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Pavlova a La Grand Epiceriè, 38 Rue De Sevrès Paris |
Cosa si fa a Parigi in una giornata uggiosa all'ora del tè?
Si comincia da La Grand Epiceriè, crocevia delle specialità gastronomiche internazionali. Apre nel 1923 al piano terra di Le Bon Marché all'angolo di Rue De Sevrès e Rue de Bac.
La mia attenzione viene catturata da una invitante Pavlova che troneggia nel reparto pasticceria in cui ti imbatti appena entri.
Per il resto, c'è da perdersi fra le specialità europee ed orientali esposte per paese in uno spettacolo alimentare pirotecnico.
Quando organizzi una fuga a Parigi, tieni sotto controllo il calendario delle sue degustazioni di vino, rhum e cioccolato.
Usciti da La Grand Epicerie, è bello immergersi nel tepore del caldo Foucher Chocolat in Rue De Bac, 134.
Non è frutto della moda delle cioccolaterie, esiste dal 1819.
Nelle cioccolaterie francesi è abituale trovare anche il tè e i pasticcini da tè, i macarons e altre prelibatezze.
Attraversati i giardini di Tuileries, dall'altro lato di Rue De Rivoli al 226 trovi Angelina, storica pasticceria oggi in mano all'oriente.
La coda per entrare è pari a quella che trovi fuori dal Louvre.
Viste le condizioni meteo, perchè negarsi una cioccolata calda? Tanto più che qui trovi la migliore di Parigi.
Coco Chanel la sorseggiava abitualmente al tavolo 10, dal quale puoi osservare la sontuosa sala ed i suoi clienti attraverso il gioco di specchi. Da provare, è un'esperienza che ti può riposizionare di epoca per seguire Woody Allen.
Camerieri di stile, per modi e divisa, ti servono una cioccolata calda abbondante con panna montata a parte e acqua per migliorare la degustazione.
Se proprio resisti alla cioccolata e ordini un tè, lo puoi accompagnare con una di queste spettacolari creazioni firmate.
Per non farti del male alla Nanni Moretti, ordina una Mont Blanc mono porzione in equilibrio delicato. "Stai attento a non scavarla sotto, non è un cannolo siciliano e la panna va mangiata con la crema di castagne, perchè la castagna sopra da sola che senso ha?"
Sebastièn Bauer è il capo chef di Angelina. Viene da una famiglia alsaziana di pasticceri da tre generazioni.
Si vede, si sente e si gusta.
Infine puoi meditare sulla vita, sedentoti sulle secolari panchine del Jardin du Palais Royale.
Oppure puoi cimentarti in uno dei più classici divertimenti parigini e trasformarti in prestigiatore per sfidare la gravità e sfilare un libro impilato alla francese, fallire e divertirti seduto a terra a leggere i titoli dei libri trascinati in caduta libera come carte casuali di un mazzo di tarocchi di Viéville.
Prima di prendere il volo di ritorno, anzi prima di fare il check in, passa dallo shop di Paul, di solito posizionato all'ingresso dei terminal del Charles de Gaulle. Paul, è diventata una catena internazionale in Francia, in UK e negli Stati Uniti. Nonostante questo non ha perso il gusto dell'artigiana boulangerie.
Ho ancora l'acquolina in bocca pensando alla più soffice e gustosa Escargot della mia vita. Mi rincuora pensare che posso ormai mangiarla in ogni luogo. C'è qualcuno che vuole diventare franchisee di Paul in Italia? Vi prego ...
Questo itinerario è parte di un percorso di circa un'ora e quarantacinque minuti a piedi - esclusi visite a musei e pasteggi vari - pieno di altre sosrprendenti soste e che prevede il pranzo da Epicure, la cena leggera e movimentata al Café Etienne Marcel e la serata al Caveau de la Huchette, il secolare tempio dello swing e del jazz a Parigi.
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Autore: Fulvia B.
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