Il mattino ha l'oro in bocca soprattutto se ti svegli a Dubai, città dell'oro.


La prima cosa che ti affascina a Dubai è la quantità di oro, la dimensione delle pietre preziose e la totale assenza di sistemi di sicurezza nei negozi che li vendono a porte aperte.

Ma la cosa che più colpisce è la dimensione cosmopolitica e multietnica che trovi declinata fin dalla prima colazione.

 Dalla colazione marocchina di Baker & Spice nel Souk Al Bahar a Downtown a quella libanese dello Shakespeare Café nell'Emirates Living, dal turco  sucuk yumurta, uova fritte con salsiccia turca, di Kosebasi al french toast con sciroppo d'acero a Le pain Quotidien nel Mall of the Emirates.

Oppure ancora in Jumeirah puoi fare una colazione indiana al The One Dheli o medio-orientale al Thyme con una distesa di dolci da mozzare il fiato. In particolare sono molto presenti i dolci con pasta yufka o in matasse di spaghettini konafa e farciti di frutta secca.

Al Thyme trovi anche i cittadini locali e a tutte le ore. Questo già è un buon indicatore di qualità, come la intendono negli Emirati Arabi. L'offerta è infinita, calda e fredda. Noto che il tavolo dei clienti locali è colmo di piatti e piattini di tutti i tipi.
 

La colazione medio-orientale è caratterizzata dalle mezzè, antipasti in piccoli piatti spesso a multipli di sei a base di carne come i kibbe (polpette fritte) o di legumi come i falafel, verdure ripiene, salse cremose al cucchiaio come l'hummus con tahina (pasta di sesamo) o lo yogurt, le melanzane delizia del sultano e i Tabbouleh, insalate miste con grano cotto e verdure sminuzzate.

Il Tabbouleh è un antico piatto di cui esistono mille varianti e dalle origine incerte e contese fra molti dei popoli nordafricani. Il boulghur, frumento germogliato, ne è l'ingrediente principale. Viene essicato e  poi grossolanamente tritato. Ingredienti: grano cotto, pomodorini, cipolla, peperoni pelati, prezzemolo, menta fresca, limone, semi di cumino pestati, olio di oliva.


Scopo delle mezzé: ridurre al minimo la masticazione, proprio come si usava all'epoca dei sultani nella cucina di corte ottomana per favorire gli ospiti. Sono diventati da allora un rito collettivo ancora oggi consumato.

Il tutto è accompagnato da pani aish o khebz, piadine di farina di grano non lievitate cotte nel forno a legna e utilizzate spesso come posata e piatto.

Sorseggi succo di mango e guava e infusi di carcadè e tamarindo. 


A Jumeirah Beach il super specializzato Sukh Sagar è un vero ristorante indiano vegetariano e puoi andarci per una autentica colazione dell'India Meridionale a base di riso, tapioca, lenticchie nere, zucca serpente, cocco e spezie.


Su foglie di banana servono l'insuperabile Masala Dosa, una enorme crepe di farina di riso con ripieno di patate, cipolle e spezie e un ottimo halwa, dolce a base di semolino con uvette mandorle zafferano e cardamomo. Naturalmente poi salti il pranzo.


Alla Glasshouse di Dubai Creek oltre alla piscina con vista mozzafiato trovi una colazione internazionale e le Benedict Eggs benedette con una salsa leggera e più fluida rispetto a quella olandese.


Tranquilli, ovunque consumerete la vostra colazione a Dubai, sarete serviti con porzioni da sceicco.

Inoltre la colazione in molti posti è servita tutto il giorno e potete abbuffarvi a qualsiasi ora.

Jumeirah Beach

Non è un posto per abitudinari né per provinciali. E' difficile incontrare sempre le stesse facce: se osservi chi ti sta intorno, fai fatica a trovare due persone della stessa etnia. A parte gli italiani che girano a coppie o in quartetti, sentendosi proprio a casa loro e vociando in lingua madre.

Nonostante noi stessi, Dubai è un vero bagno di multiculturalità nell'azzurro del golfo persico.








Autore: Fulvia B.

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